La riforma della tassa sugli alloggi è stata annunciata nelle ultime settimane dal governo. È previsto per il 2020. I dettagli di questi sviluppi non sono ancora tutti noti, ma l'orientamento dato a questa riforma consente di delineare l'impatto dell'impatto sul contribuente.

Riforma dell'imposta sugli alloggi: di cosa stiamo parlando?

Per comprendere le questioni legate alla riforma della tassa sugli alloggi, dobbiamo ricordare che questa imposta è un'imposta locale, vale a dire che i suoi termini (aliquote, indennità, ecc.) Sono determinati dai comuni .

I proprietari o gli inquilini in caso di affitto della proprietà, saranno soggetti a tale imposta nel 2020, dal momento che hanno occupato un appartamento ammobiliato il 1 ° gennaio 2020.

Per saperne di più sul meccanismo di imposta sugli alloggi e sulle situazioni in gioco: imposta sugli alloggi

Sono possibili esenzioni, totali o parziali, a causa della natura degli immobili, ad esempio, ma anche in base alla situazione personale e finanziaria del contribuente.

Per saperne di più su esenzioni e riduzioni fiscali: esenzione fiscale sugli alloggi

Evocare la riforma della tassa sugli alloggi incide quindi direttamente sui bilanci locali, il che spiega perché le sue modalità sono difficili da definire. È proprio grazie a questa tassa che i comuni finanziano la costruzione, la manutenzione delle infrastrutture locali, in particolare sociali (alloggi sociali, ecc.).

Il contenuto della riforma

La principale misura annunciata nel contesto della riforma della tassa sugli alloggi sarà l'estensione del campo di applicazione delle esenzioni concesse.

Un gettito fiscale di riferimento aumentato per coinvolgere un numero maggiore di contribuenti, questo è l'asse centrale della riforma. Questo reddito massimo che pagherebbe meno tasse sarebbe fissato a 20.000 euro per contribuente è di 40.000 a coppia.

L'esenzione potrebbe quindi potenzialmente incidere sull'80% dei contribuenti, rispetto a solo il 16% per le misure di esenzione attualmente in vigore.

Il calendario della riforma

Queste nuove esenzioni entreranno gradualmente in vigore per un periodo dal 2020 al 2020.

Il loro impatto è tutt'altro che neutrale soprattutto per i residenti dei comuni in cui l'imposta sugli alloggi pesa fortemente sul bilancio interno. In alcune città, l'importo supera i 1.000 euro all'anno (quasi 1.400 euro a Marsiglia, quasi 1.300 a Montpellier, o quasi 1.250 a Bordeaux, ad esempio).

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