La Commissione tecnica di orientamento e riclassificazione professionale meglio conosciuta con l'acronimo Cotorep ha lasciato il posto a uno sportello unico e si parla ora delle Case dipartimentali dei portatori di handicap (Mdph).

Il Mdph: per facilitare i passaggi.

Istituito dalla legge dell'11 febbraio 2005, il Mdph è sotto la supervisione amministrativa e finanziaria del Consiglio Generale di ciascun dipartimento. Se informa, accoglie, dirige … È la Commissione dei diritti e dell'autonomia delle persone minorate (Cdaph) che prende le decisioni. Comprende il Cotorep e il Cdes (commissione dipartimentale di educazione speciale). Il Cdaph governa il riconoscimento, la riclassificazione e l'orientamento del lavoratore handicappato. Ed esamina anche la disabilità delle persone per una possibile assegnazione.

Riassumendo, il Cdaph e il Mdph lavorano a stretto contatto per decidere l'orientamento delle persone disabili, che siano bambini o adulti e gli aiuti pagati alle persone, dopo un'indagine condotta dal Mdph a monte.

Quali sono gli organi rappresentativi?

Il Mdph (precedentemente Cotorep) è composto da 26 membri. Questi sono i rappresentanti delle amministrazioni: Caisses d'allocations familiales, fondo di assicurazione sanitaria primaria, associazioni o istituzioni di disabili, sindacati e Consiglio Generale. Per non parlare di un team tecnico multidisciplinare nominato dal Prefetto e composto da un medico, un assistente sociale, uno psicologo e un consulente del lavoro. Tutti questi attori lavorano in una prospettiva di compensazione dell'handicap.

Riconoscimento del lavoratore disabile

La commissione dichiara un lavoratore disabile secondo criteri predefiniti a seconda della gravità della sua disabilità e delle possibilità che ha di svolgere un'attività professionale. La categorizzazione è fatta in tre lettere. La A è un leggero handicap. B è considerato medio. La C più profonda.

Quali problemi?

Da questa valutazione della capacità di lavorare risulterà una serie di misure di accompagnamento e orientamento verso l'integrazione professionale della persona disabile. Si può decidere:

  • Reintegrazione in un ambiente di lavoro classico
  • Formazione professionale
  • Un rinvio a un sito di lavoro protetto come Centri di supporto sul posto di lavoro (CAT).
  • La concessione o meno dell'indennità per disabili (AAH) o dell'indennità compensativa di terzi.

La cartella

La richiesta può essere presentata dall'interessato ma anche dai genitori o dal legale rappresentante. Il modulo Cerfa 13788 * 01 deve essere inviato alla casa dipartimentale per disabili (Mdph). Ce n'è uno in ogni dipartimento. Il file può anche essere presentato al Centro di azione sociale municipale (CCAS) di un municipio.

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